Biografìa
Joumana Haddad è stata selezionata
[1] come una delle donne arabe più influenti nel mondo in marzo 2014, dalla rivista CEO Middle East (posizione 62), per il suo attivismo culturale e sociale.
Lei è responsabile delle pagine culturali del quotidiano libanese
An Nahar, ed insegnante all'Università Libano-Americana di Beirut
[2]. È attivista per i diritti della donna, e anche la capo redattrice di
Jasad, una rivista in
lingua araba specializzata nelle arti e la letteratura del corpo
[3]. È stata dal 2007 al 2011 l'amministratrice dell'
IPAF o Booker arabo, un
premio letterario che ricompensa ogni anno un romanzo arabo, e ora fa parte del comitato dei gestori del premio.
Ha già pubblicato varie raccolte di poesia
[4]. Scrive anche racconti. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in molti paesi del mondo.
Poliglotta, parla sette lingue; ha scritto libri in lingue diverse, e ha anche pubblicato parecchie opere di traduzione, fra le quali un'antologia della poesia libanese moderna in spagnolo, uscita in
Spagna come in diversi paesi di
America latina, e un'antologia di 150 poeti che si sono suicidati nel ventesimo secolo.
Joumana Haddad fa parte del comitato
[6] dei direttori di DOT Lebanon (una ONG che lavora per l’autonomia economica delle donne nelle zone rurali) e del comitato
[7] dei consulenti di MARCH Lebanon (una ONG che combatte per la libertà di espressione nel Libano)
Nel 2009, è stata coautrice e interprete di un film della regista libanese Jocelyne Saab (
Che succede?[8]). Ha anche partecipato ad un documentario del regista Nasri Hajjaj, sul poeta palestinese
Mahmoud Darwish.
Ha ottenuto il premio del giornalismo arabo nel 2006
[4].
Nell'ottobre 2009 è stata scelta come una dei 39 autori arabi più interessanti sotto i 39 anni
[9].
Nel novembre 2009 ha vinto il Premio Internazionale Nord Sud della fondazione Pescarabruzzo per la sezione poesia
[10]. Il vincitore della sezione narrativa era lo scrittore austriaco
Peter Handke.
In agosto 2010 ha ricevuto il Premio Rodolfo Gentili a Porto Recanati, perché “si batte per dar voce a tutte le donne, in particolare a quelle che voce ancora non hanno e non possono avere perché prigioniere di pregiudizi maschili”
[12].
Nel novembre 2012 ha vinto il Premio Maria Grazia Cutuli per il giornalismo a Catania
[13]
In luglio 2013 è stata nominata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris ambasciatrice onoraria della cultura e dei diritti umani della città di Napoli nel Mediterraneo.
[14]
In febbraio 2014, ha ricevuto il premio
[15] della Carriera poetica assegnato dalla fondazione Archicultura in Italia.
Joumana Haddad è inoltre un'artista che realizza dei collage
.
Opere
- in Non ho peccato abbastanza, 2005, Mondadori (antologia curata da Valentina Colombo).
- in Parola di donna, corpo di donna, 2006, Mondadori (antologia curata da Valentina Colombo).
- Adrenalina, 2009, Edizioni del Leone (traduzione di Oriana Capezio).
- Il ritorno di Lilith, 2009, Edizioni Asino d'Oro (traduzione di Oriana Capezio).
- Ho ucciso Shahrazad, Confessioni di una donna araba arrabbiata, 2010, Mondadori(traduzione di Oriana Capezio).
- Le sette vite di Luca, Originale in italiano, Letteratura per ragazzi, 2011, Mondadori Junior.[17]
- Superman è arabo, 2013, Mondadori.
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