venerdì 12 giugno 2020

Quando ero giovane, dicevo a me stesso


Quando ero giovane, dicevo a me stesso:
Come passano i giorni, a giorno a giorno,
E niente di ottenuto o progettato!
Più vecchio dico, con ugual fastidio:
Come, uno dopo l’altro, i giorni vanno,
Senza nulla di fatto e nulla nell’intenzione!
Così, naturalmente, invecchiato
Dirò, e con ugual voce e senso:
Un giorno verrà il giorno in cui ormai
Non dirò più niente.
Chi niente fu né è non dirà niente.
Fernando Pessoa

giovedì 11 giugno 2020

Pensiero della sera che ci porta a riflettere


A 40 anni Franz Kafka (1883-1924) che non si è mai sposato e non aveva figli, passeggiava per il parco di Berlino quando incontrò una bambina che piangeva perché aveva perso la sua bambola preferita. Lei e Kafka cercarono la bambola senza successo.
Kafka le disse di incontrarlo lì il giorno dopo e loro sarebbero tornati a cercarla.
Il giorno dopo, quando non avevano ancora trovato la bambola, Kafka diede alla bambina una lettera " scritta " dalla bambola che diceva: " per favore non piangere. Ho fatto un viaggio per vedere il mondo. Ti scriverò delle mie avventure."
Così iniziò una storia che proseguì fino alla fine della vita di Kafka.
Durante i loro incontri Kafka leggeva le lettere della bambola accuratamente scritte con avventure e conversazioni che la bambina trovava adorabili.
Infine, Kafka le riportò la bambola (ne comprò una) che era tornata a Berlino.
"non assomiglia affatto alla mia bambola", disse la bambina.
Kafka le consegnò un'altra lettera in cui la bambola scriveva: " i miei viaggi, mi hanno cambiato." la bambina abbracciò la nuova bambola e la portò tutta felice a casa.
Un anno dopo Kafka morì.
Molti anni dopo, la bambina oramai adulta trovò una letterina dentro la bambola. Nella minuscola lettera firmata da Kafka c‘era scritto:
" tutto ciò che ami probabilmente andrà perduto, ma alla fine l'amore tornerà in un altro modo."
Buona notte

martedì 7 maggio 2019

Friedrich Wilhelm Nietzsche

Chi non ha paura delle mie tenebre, troverà anche pendii di rose sotto i miei cipressi.
Friedrich Wilhelm Nietzsche


La cosa migliore è lasciare che tutto accada come deve essere.
Così va bene.
Non si tratta di rassegnazione.
Lungi da questo.
E’ un’altra cosa.
Ha a che vedere con la distanza che ci separa da tutto e da tutti.
Un giorno sapremo.
Alvaro Mutis - “La Neve dell’Ammiraglio”


Ci sono due modi di sentire la solitudine: sentirsi soli al mondo o avvertire la solitudine del mondo.
Emil Cioran

Gli uomini di più ampio intelletto sanno che non c'è netta distinzione tra il reale e l'irreale, che le cose appaiono come sembrano solo in virtù dei delicati strumenti fisici e mentali attraverso cui le percepiamo.
Howard Phillips Lovecraft


Si sopravvive di ciò che si riceve,
ma si vive di ciò che si dona.
Carl Gustav Jung


Sorridi, anche se il tuo cuore sta soffrendo.
Sorridi, anche se si sta spezzando.
Quando ci saranno nuvole nel cielo,
ci passerai sopra,
se sorridi attraverso la tua paura e il dolore.
Sorridi e forse domani,
vedrai il sole tornare a splendere per te.
Illumina il tuo viso con la gioia,
nascondi ogni traccia di tristezza.
Se anche una lacrima può essere così vicina,
è quello il tempo in cui devi continuare a provare.
Sorridi, a che serve piangere ?
Scoprirai che la vita vale ancora la pena di essere vissuta.
se solo sorridi.
E' proprio quello il momento in cui devi continuare a provare.
Sorridi ! A che serve piangere ?
Scoprirai che la vita ha ancora valore,
se solo tu sorridi.
Charlie Chaplin - Smile

domenica 7 maggio 2017

Dylan Thomas

Non essendo che uomini, camminavamo tra gli alberi spauriti,
pronunciando sillabe sommesse per timore di svegliare le cornacchie,
per timore di entrare senza rumore in un mondo di ali e di stridi.
Se fossimo bambini potremmo arrampicarci,
catturare nel sonno le cornacchie,
senza spezzare un rametto,
e, dopo l’agile ascesa,
cacciare la testa al disopra dei rami per ammirare stupiti le immancabili stelle.
Dalla confusione,
come al solito,
e dallo stupore che l’uomo conosce,
dal caos verrebbe la beatitudine.
Questa, dunque, è leggiadria, dicevamo,
bambini che osservano con stupore le stelle,
è lo scopo e la conclusione.
Non essendo che uomini, camminavamo tra gli alberi.
Dylan Thomas
Ph. Long Bach Nguyen, Hidden in fog.

Frida Kalho

Non rinnego la mia natura, non rinnego le mie scelte, comunque la si guardi sono stata fortunata nella vita.
Molte volte nel dolore si trovano i piaceri più profondi, le verità più complesse, la felicità più vera.
Tanto assurdo e fugace è il nostro passaggio per questo mondo, che l’unica cosa che mi rasserena è la consapevolezza di essere stata autentica, di essere la persona più somigliante a me stessa che avrei potuto immaginare.
Frida Kalho

Frida Kahlo, all'anagrafe Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderón, è stata una pittrice messicana. 
ConiugeDiego Rivera (s. 1940–1954), Diego Rivera (s. 1929–1939)

Ph. Francesca Woodman, House #3, Providence, Rhode Island, 1976.

Tara Brach

Forse la più grande tragedia della nostra vita è che la libertà è possibile, eppure possiamo vivere anni intrappolati negli stessi schemi.
Possiamo amare gli altri senza tirarci indietro, sentirsi autentici, respirare la bellezza che ci circonda, ballare e cantare.
Eppure ogni giorno ascoltiamo una voce interiore che ci tiene piccoli.
Tara Brach

Tara Brach (nato il 17 Maggio 1953) è uno psicologo americano e sostenitore di meditazione buddista . Lei è un insegnante di guida e fondatore della Insight Meditation Comunità di Washington, DC (IMCW). [1] Dr. Brach insegna loro incontro Mercoledì sera a Bethesda, Maryland . [ I suoi colleghi sono Jack Kornfield , Sharon Salzberg ,Joseph Goldstein e altri nella Vipassana tradizione meditazione o Insight. [4] Brach insegna anche sulla meditazione buddista a centri di meditazione e yoga negli Stati Uniti e in Europa tra cui Spirit Rock Meditation Center di Woodacre, California, il Kripalu Center , [5] e l' Istituto per gli Studi Omega olistici . 

Ph. Andrea Torres Balaguer

mercoledì 26 aprile 2017

Fëdor Dostoevskij.

«Io non so tacere quando in me è il cuore a parlare».
Fëdor Dostoevskij.

Araceli Mariel Arreche.


Risultati immagini per Araceli Mariel Arreche.

Mi dichiaro colpevole
di sognare a voce alta
di fidarmi dell’altro
di cercare la poesia.
Mi dichiaro colpevole di dire quello che sento
di scommettere sul sentire
di credere nel detto.
Mi dichiaro colpevole
di sentire che è possibile
piangere un’assenza
lottare un incontro.
Mi dichiaro colpevole
di vivere un altro tempo
di fidarmi di un gesto
di insistere per la verità
Mi dichiaro colpevole
Si.
Mi dichiaro colpevole.
Araceli Mariel Arreche.

Gabriel García Márquez,


Isola Mentale²
«Invece io mi sono smarrito in un sogno cercando qualcosa che non esiste.»
Gabriel García Márquez, Il generale nel suo labirinto

MICHAEL ENDE

Atreyu: Perché Fantasia muore ?
Gmork: Perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga.
Atreyu: Che cos'è questo Nulla ?!
Gmork: È il vuoto che ci circonda. È la disperazione che distrugge il mondo, e io ho fatto in modo di aiutarlo.
Atreyu: Ma perché ?!
Gmork: Perché è più facile dominare chi non crede in niente.
Ed è questo il modo più sicuro di conquistare il potere.
Michael Ende, La storia infinita

INDRO MONTANELLI

Mai città al mondo ebbe più meravigliosa avventura.
La sua storia è talmente grande da far sembrare piccolissimi anche i giganteschi delitti di cui è disseminata.
Forse uno dei guai dell’Italia è proprio questo: di avere per capitale una città sproporzionata, come nome e passato, alla modestia di un popolo che, quando grida: «Forza Roma!», allude soltanto a una squadra di calcio.
Indro Montanelli
...

GESUALDO BUFALINO

Abituarsi a guardare la vita come una cosa d’altri, rubata per scherzo, da restituire domani.
Convincersi ch’è uno sbaraglio per temerari, che la precauzione suprema è morire.
Gesualdo Bufalino


giovedì 23 marzo 2017

Oscar Wilde

Si parla tanto del bello che è nella certezza; sembra che si ignori la bellezza più sottile che c’è nel dubbio.
Credere è molto monotono, il dubbio è profondamente appassionante.
Stare all’erta, ecco la vita; essere cullato nella tranquillità, ecco la morte.
Oscar Wilde
Ph. Kevin Saint Grey
Nessun testo alternativo automatico disponibile.



La maggior parte della gente è altra gente.
Le loro idee sono opinioni altrui, la loro vita un’imitazione, le loro passioni una citazione.
Oscar Wilde
Ph. Inge Morath, Saul Steinberg, Manhattan, 1959
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