domenica 29 marzo 2015

Giuseppe Ungaretti

Giuseppe Ungaretti

giuseppe Ungaretti









poeta e scrittore italiano. Wikipedia
Data di nascita: 8 febbraio 1888, Alessandria d’Egitto, Egitto
Data di morte: 1 giugno 1970, Milano
Premi: Neustadt International Prize for Literature
Giorno per giorno
<<Nessuno, mamma, ha mai sofferto tanto…>>
E il volto già scomparso
ma gli occhi ancora vivi
dal guanciale volgeva alla finestra,
e riempivano passeri la stanza
verso le briciole dal babbo sparse
per distrarre il suo bimbo…
Ora dov’è, dov’è l’ingenua voce
che in corsa risuonando per le stanze
sollevava dai crucci un uomo stanco?…
La terra l’ha disfatta, la protegge
un passato di favola…
Inferocita terra, immane mare
mi separa dal luogo della tomba
dove ora si disperde
il martoriato corpo…
Non conta… Ascolto sempre più distinta
quella voce d’anima
che non seppi difendere quaggiù…
M’isola, sempre più festosa e amica
di minuto in minuto,
nel suo segreto semplice…
Sono tornato ai colli, ai pini amati
e del ritmo dell’aria il patrio accento
che non riudrò con te,
mi spezza ad ogni soffio…
Dove la luce
Come allodola ondosa
Nel vento lieto sui giovani prati,
Le braccia ti sanno leggera, vieni.
Ci scorderemo di quaggiù,
E del mare e del cielo,
E del mio sangue rapido alla guerra,
Di passi d’ombre memori
Entro rossori di mattine nuove.
Dove non muove foglia più la luce,
Sogni e crucci passati ad altre rive,
Dov’è posata sera,
Vieni ti porterò
Alle colline d’oro.
L’ora costante, liberi d’età,
Nel suo perduto nimbo
Sarà nostro lenzuolo

Notte di marzo
Luna impudica, al tuo improvviso lume,
Torna, quell’ombra dove Apollo dorme,
A trasparenze incerte.
Il sogno riapre i suoi occhi incantevoli,
Splende ad un’ alta finestra.
Gli voli un desiderio,
Quando toccato avrà la terra,
Incarnerà la sofferenza.

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