giovedì 12 marzo 2015

Joumana Haddad


Nessuno, nessuno sa
quando ho fame quando parto
quando cammino e quando mi perdo,
e nessuno sa
che per me andare è ritornare
e ritornare è indietreggiare,
che la mia debolezza è una maschera
e la mia forza è una maschera,
e che quel che seguirà è una tempesta.
J.Haddad

Biografìa

Joumana Haddad è stata selezionata[1] come una delle donne arabe più influenti nel mondo in marzo 2014, dalla rivista CEO Middle East (posizione 62), per il suo attivismo culturale e sociale.
Lei è responsabile delle pagine culturali del quotidiano libanese An Nahar, ed insegnante all'Università Libano-Americana di Beirut[2]. È attivista per i diritti della donna, e anche la capo redattrice di Jasad, una rivista in lingua araba specializzata nelle arti e la letteratura del corpo[3]. È stata dal 2007 al 2011 l'amministratrice dell'IPAF o Booker arabo, un premio letterario che ricompensa ogni anno un romanzo arabo, e ora fa parte del comitato dei gestori del premio.
Ha già pubblicato varie raccolte di poesia[4]. Scrive anche racconti. I suoi libri sono stati tradotti e pubblicati in molti paesi del mondo.
Poliglotta, parla sette lingue; ha scritto libri in lingue diverse, e ha anche pubblicato parecchie opere di traduzione, fra le quali un'antologia della poesia libanese moderna in spagnolo, uscita in Spagna come in diversi paesi di America latina, e un'antologia di 150 poeti che si sono suicidati nel ventesimo secolo.
Per il suo libro In compagnia dei ladri del fuoco ha intervistato un gran numero di scrittori, tra i quali Roberto SavianoUmberto EcoPaul AusterYves BonnefoyPeter Handke,Elfriede Jelinek[5].
Joumana Haddad fa parte del comitato[6] dei direttori di DOT Lebanon (una ONG che lavora per l’autonomia economica delle donne nelle zone rurali) e del comitato[7] dei consulenti di MARCH Lebanon (una ONG che combatte per la libertà di espressione nel Libano) 
Nel 2009, è stata coautrice e interprete di un film della regista libanese Jocelyne Saab (Che succede?[8]). Ha anche partecipato ad un documentario del regista Nasri Hajjaj, sul poeta palestinese Mahmoud Darwish.
Ha ottenuto il premio del giornalismo arabo nel 2006[4].
Nell'ottobre 2009 è stata scelta come una dei 39 autori arabi più interessanti sotto i 39 anni[9].
Nel novembre 2009 ha vinto il Premio Internazionale Nord Sud della fondazione Pescarabruzzo per la sezione poesia[10]. Il vincitore della sezione narrativa era lo scrittore austriaco Peter Handke.
Nel febbraio 2010 ha vinto il Premio Blue Metropolis per la letteratura araba a Montreal[11].
In agosto 2010 ha ricevuto il Premio Rodolfo Gentili a Porto Recanati, perché “si batte per dar voce a tutte le donne, in particolare a quelle che voce ancora non hanno e non possono avere perché prigioniere di pregiudizi maschili”[12].
Nel novembre 2012 ha vinto il Premio Maria Grazia Cutuli per il giornalismo a Catania[13]
In luglio 2013 è stata nominata dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris ambasciatrice onoraria della cultura e dei diritti umani della città di Napoli nel Mediterraneo.[14]
In febbraio 2014, ha ricevuto il premio[15] della Carriera poetica assegnato dalla fondazione Archicultura in Italia. 


Joumana Haddad è inoltre un'artista che realizza dei collage
.

Opere
  • in Non ho peccato abbastanza, 2005, Mondadori (antologia curata da Valentina Colombo).
  • in Parola di donna, corpo di donna, 2006, Mondadori (antologia curata da Valentina Colombo).
  • Adrenalina, 2009, Edizioni del Leone (traduzione di Oriana Capezio).
  • Il ritorno di Lilith, 2009, Edizioni Asino d'Oro (traduzione di Oriana Capezio).
  • Ho ucciso Shahrazad, Confessioni di una donna araba arrabbiata, 2010, Mondadori(traduzione di Oriana Capezio).
  • Le sette vite di Luca, Originale in italiano, Letteratura per ragazzi, 2011, Mondadori Junior.[17]
  • Superman è arabo, 2013, Mondadori.

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